Giuseppe Capogrossi (1900-1972) Destinato a diventare avvocato, scelse di fare il pittore. Iniziò dipingendo la figura umana e la natura con colori bellissimi poi, nel 1949, tra i tanti segni che aveva, ne scelse uno, il più segreto, e cominciò a rovesciarlo, sovrapporlo, centuplicarlo, ingrandirlo, centrifugarlo, bucarlo e colorarlo mille volte, nei disegni, nei collages, nei quadri grandi e piccoli che ci ha lasciato. Il suo è un alfabeto misterioso dove “i segni non sono necessariamente l’immagine di qualcosa che si è visto, ma possono esprimere qualcosa che è dentro di noi".