Un giorno una bambina si sveglia e sente che la città è diventata troppo piccola per i suoi sogni. Decide quindi di partire. Dopo aver ammirato il tramonto e un cielo pieno di stelle, si addentra nella grande foresta. Posa gli occhi su un grande bestione nero: è il lupo. Tutti hanno paura di lui. Per questo è da sempre solo e, col tempo, è diventato cattivo. La bimba sviene dallo spavento. Il bestione, attratto dall'odore dolce della piccola, si avvicina e l'assaggia. La bimba si sveglia di soprassalto e comincia a correre: torna alla sua casa, poco spaziosa per i suoi sogni, ma abbastanza grande per proteggerla dai lupi, mentre il grande bestione la guarda con il rimpianto di non aver saputo cogliere l’occasione per cambiare la sua vita.
In una dimensione priva di riferimenti spaziali e temporali, prende forma un'intensa fiaba contemporanea: entrambi i protagonisti sono soli, anche se in maniera del tutto differente. Dopo il loro incontro, spaventoso e temuto, la piccola potrà trovare conforto nel suo spazio famigliare, e il lupo, che non ha saputo controllare il suo istinto, prenderà coscienza del suo errore, permettendoci di immaginare per lui un destino differente.