“Papà quella piscina là, la voglio qua!”. Il re, paziente, le spiega che si tratta del mare e non di una piscina. Petunia, che non ama le mezze misure, gli risponde: “Papà, quel mare là, lo voglio qua”. Il gran ciambellano corre a comprare il mare che gli idraulici di corte spostano nel cratere di un vulcano spento. Ora il mare è tutto di Petunia.
E per tutti gli altri? Per i pesci, per le navi, per i pirati il mare ora è un deserto. Ma se i pesci, le balene e i paguri non possono ribellarsi, i pirati sì. E senza tanti complimenti una volta trovato il mare rubato
fanno saltar per aria il vulcano e liberano il mare. E Petunia? Un mattino la principessa apre la finestra, guarda in su, vede il sole ed esclama: “Papà, quella lampadina là, la voglio qua!”.
Una principessa capricciosa, un re un po’ troppo accondiscendente,
e poi pirati, navi, aringhe e balene, il mare intero, insomma, che è di tutti e che dobbiamo imparare a rispettare. Una storia che racconta un pianeta che
non possiamo piegare ai nostri voleri.