L’intero quartiere lo adorava per il suo comportamento irreprensibile e generoso. Lui, per non smentirsi, soltanto lungo i duecento metri che lo separavano dalla scuola aiutò due vecchine ad attraversare la strada, salvò un passerotto che dal nido era cascato sul marciapiede e appianò un diverbio tra automobilisti, che al termine erano così commossi da abbracciarsi come vecchi amici. Dopotutto Lorenzo era il bambino più sveglio, onesto, diligente di Picco Pernacchia. Il migliore scout della città, lo studente più diligente della Rodari. Per questo motivo era Lodato, di nome e di fatto. Una mattina, però, trova nella cartella una lettera che dice: “Io so cosa hai fatto!”. Lorenzo è terrorizzato. Che sia per quella volta in cui ha dimenticato di pulire l’apparecchio per i denti? O quando ha fatto finta di non sentire la sveglia? La Seconda B non perde tempo, ed ecco che si scatena una caccia al mistero…