Un giorno Riccio trova una lettera per terra. Non una lettera qualsiasi: una lettera d’amore! «Per tutti gli aculei! Qualcuno mi vuole bene».
Quella lettera lo fa sentire stranamente allegro, talmente allegro che gioca con i suoi amici senza mai litigare. Quando è il momento di salutarsi, Lepre lo abbraccia forte, ma proprio in quel momento la lettera si sfila dallo zaino e cade sul prato. Lepre la raccoglie: «Per tutti i baffi! Riccio mi vuole bene».
Quella lettera la fa sentire stranamente gentile, talmente gentile che, tornata a casa, Lepre dà una mano ai genitori nelle faccende domestiche e poi aiuta Scoiattolo a far scorta di ghiande. Proprio quando sta per andare via, la lettera cade di nuovo. Scoiattolo la raccoglie: «Per tutte le noci! Lepre mi vuole bene...».
Il giorno seguente, i tre amici si incontrano nella radura per giocare. Sono tutti emozionati e un po’ imbarazzati. Ognuno pensa di essere l’unico destinatario di quelle parole poetiche, “sei una notte tranquilla”, “mi manchi” e “ti voglio bene”.
Quando Scoiattolo estrae timidamente la lettera dalla tasca per ringraziare Lepre, succede il parapiglia: «La mia lettera!» urla Lepre strappandogliela di mano. «La mia lettera!» risponde Scoiattolo riprendendosela. «La mia lettera!» s’infuria Riccio rubandogliela a sua volta.
E così avanti per un bel po’, finché la lettera finisce in mille pezzi. Solo allora un topolino si fa avanti per svelare l’arcano: quella lettera...