Un testo poetico sull’amore che placa i conflitti, viaggiando sulle campagne e le città e unendo persone, cose, animali. Un messaggio di speranza e un frammento di utopia in un tempo che troppo spesso propone il disaccordo e l’aggressione come uniche possibili risposte alla differenza.
Due petali si fondono e danno vita a un bacio che col vento si disperde. È da questo incontro fortuito e fortunato che prende il via un viaggio che durerà un giorno intero.
Lieve e taciturno, eppure forte abbastanza da percorrere chilometri, il bacio s’innalza a sorvolare stagni, vigneti, piazze e sentieri, in una corrente d’irresistibile armonia.
Nel segno del bacio il calabrone rumoroso scopre l’animo pacifico della libellula, e il filo d’erba, pronto a essere reciso, finisce teneramente sfiorato dalla falce; due fiotti d’acqua si uniscono a formare un’unica sorgente fresca e limpida; il contadino cessa ogni ostilità con la venditrice d’uova; le note di una melodia scordata risuonano nel più emozionante dei concerti.
Il bacio viaggia lontano e pacifica ogni popolo, ogni territorio. L’ultima tappa del viaggio è il tetto di una casa. Da lì, il bacio culla col suo canto un bimbo agitato fino al sonno.