Gli acquerelli di Alessandro Sanna accompagnano il testo di uno dei più grandi autori cinesi contemporanei in una storia dalla struttura circolare in cui ognuno desidera essere altro da sé.
Un riccio vuole raggiungere un campo di meloni sul lato opposto della strada. Se fosse veloce come la bicicletta che lo ha appena superato, potrebbe farlo agilmente senza rischiare troppo! Così il suo desiderio fila via dietro alle ruote. Poco dopo il giovane ciclista smonta dalla sella per giocare con gli amici. La bicicletta, abbandonata in un angolo, vorrebbe tanto arrampicarsi sugli alberi e divertirsi a cantare, se solo fosse un bambino.
ll bambino vorrebbe essere un cavallo per galoppare a perdifiato nelle praterie. Il cavallo vorrebbe essere un uccello per non essere schiavo dell’uomo. L’uccello vorrebbe essere un aquilone per assicurarsi la protezione dei bambini e l’aquilone una nuvola per non rischiare di rompersi cadendo al suolo...
Ciascuno vorrebbe essere qualcosa di diverso. Il cane, il gatto, il fiume che irriga un campo di meloni. Ed è qui che ritroviamo il riccio che ha aperto la storia, pronto a farsi una bella scorpacciata di meloni. Il cerchio si chiude, perché i meloni vorrebbero tanto essere ricci.
Dalle parole di Cao Wenxuan, prive di giudizio, traspare un’antica saggezza che si colora di ironia. Grazie alle velature di colore di Alessandro Sanna, la lettura diventa immersiva e sensoriale, per un dialogo costante con il mondo, fuori e dentro di sé. Parole, grafica e illustrazione giocano insieme grazie a un sapiente uso del calligramma: la disposizione tipografica del testo asseconda la corsa spedita della bicicletta, il galoppo precipitoso del cavallo, il volo erratico degli aquiloni, le forme imprevedibili delle nuvole, la simmetria rampante dell’arcobaleno.